Esiste un’armonia di fondo nelle opere di Camerini che l’osservatore è in grado di cogliere immediatamente, senza tuttavia comprendere da dove derivi. È forse merito del gesto artistico, dell’armonia dei colori? Certamente ma non solo, perché c’è molto di più che una semplice simmetria o altre evidenze in queste opere. La loro sorgente è un principio matematico sottostante, qualcosa che sta “sotto” il visibile, un principio matematico generatore che regge il piano compositivo.
I quadri come “Da un frattale” (“frattale: una struttura in cui una parte è simile al tutto) hanno tutti alla loro base un motivo geometrico ricavato dall’artista tramite il computer con un programma atto a fornire, partendo da una forma semplice con tratti rettilinei, una sua moltiplicazione con regole ben definite. Per la realizzazione di queste opere Camerini si avvaleva della preziosa collaborazione del programmatore Andrea Cavalli, che l’Ingegnere non dimenticava mai di citare.